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Giuseppe Marzulli - Nutrizionista

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Con il cuore non si scherza. Raccomandazioni per la prevenzione cardiovascolare

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare la cardiopatia ischemica e’ la prima causa di morte in Italia.

Sommariamente le malattie cardiovascolari piu’ comuni sono:

  • Coronaropatia: limitazione dei vasi sanguigni che irrorano il muscolo del cuore, causata dovuto l’indurimento e la limitazione delle arterie coronarie di cuore da formazione di placche e di spine. La Coronaropatia puo’ essere causata dovuto i fattori di rischio come ipertensione, alto colesterolo nel sangue, uso di tabacco, l’obesita’, dieta scorretta, inattivita’ fisica, il diabete, l’eta’ avanzata.
  • Ictus: l’irrorazione sanguigna del cervello e’ ostacolata da ostacoli ed ostruzioni. Fattori di rischio includono ipertensione, disordini del ritmo del cuore, l’alto colesterolo, l’uso del tabacco, il diabete e l’eta’ d’avanzamento.
  • Infarto Congestivo: il cuore diventa progressivamente incapace di pompare il sangue nei vasi sanguigni. Fattori di rischio includono ipertensione, disordini del ritmo del cuore, l’obesita’ ecc.
  • Trombosi Venosa Profonda ed Embolia Polmonare: i coaguli di sangue si formano nei filoni del lato che provocano il dolore severo e l’inabilita’. Questi grumi possono spostare e muoversi verso il cuore ed i polmoni che piombo alle complicazioni pericolose. I Fattori di rischio comprendono il trauma, l’obesita’, i cancri, il parto recente, l’uso dell’anticoncezionale orale e la terapia di sostituzione di ormone Ecc.
  • Malattia Reumatica: causata dal danneggiamento del muscolo e delle valvole cardiache di cuore da febbre reumatica. Cio’ e’ causata dovuto l’infezione con i batteri streptococcici.
  • Altre malattie cardiovascolari includono i tumori del cuore o dei vasi sanguigni, aneurisma dei vasi sanguigni del cervello, cardiomiopatia, malattie delle valvole cardiache, pericardite, aneurisma aortico ecc.

Le raccomandazioni dietetiche per la prevenzione delle malattie cardiovascolari sono focalizzate su:

  1. LIVELLI DI LIPIDI PLASMATICI
  2. LIVELLI DI LIPOPROTEINE LDL
  3. PRESSIONE ARTERIOSA
  4. SOVRAPPESO-OBESITA’

Gli accorgimenti dietetici su cui si impronta l’alimentazione, possono modificare i fattori di rischio che aumentano la probabilita’ di eventi coronarici (nei soggetti asintomatici od in soggetti con storia di cardiopatia ischemica per evitare recidive).

Tali accorgimenti inibiscono quegli eventi pro-aterogeni e pro-trombotici nella parete arteriosa, e sono:

  • APPORTO CALORICO CONTROLLATO (rientro nel peso forma)
  • RIDUZIONE degli acidi grassi saturi di origine animale (BURRO)
  • RIDUZIONE del colesterolo LDL (tuorlo d’uovo, INSACCATI, carni rosse grasse, RAGU’, formaggi STAGIONATI) da consumare massimo 2 volte alla settimana
  • RIDUZIONE del SALE (NaCl)
  • AUMENTO del consumo di PESCE (3-4 volte alla settimana)
  • AUMENTO del consumo di FRUTTA e VERDURA quotidiano
  • AUMENTO dell’ATTIVITA’ FISICA moderata ma costante e quotidiana

Il caffe’ deve essere ridotto a massimo 3 al giorno, preferibilmente dopo i pasti e scegliere miscela ARABICA piuttosto che ROBUSTA.

Analizzare i livelli di omocisteina plasmatica potrebbe essere utile (l’omocisteina e’ un fattore di rischio indipendente di malattie cardiovascolare) se questi superano i 15 mmol/l il suo medico potra’ consigliarle un’integrazione di Acido Folico e Vitamina B12 (anche se recenti studi non hanno confermato il loro ruolo sulla prevenzione cardiovascolare).

In ogni caso per ridurre i livelli ematici di omocisteina e’ sufficiente una dieta ricca ed equilibrata specie che preveda fonti naturali di folati e vit.B:

Acido folico: verdure a foglia verde (spinaci, rape); frutta (agrumi e succhi); fagioli e piselli
Vitamina B6 e B12: patate, spinaci, ceci, pomodori, carne (petto di pollo, manzo, fegato di manzo); pesce, vongole, uova e latte

Il “PARADOSSO FRANCESE” e’ uno studio in cui si afferma il ruolo protettivo del vino rosso, ed in particolare di componenti del vino rosso chiamati “polifenoli”, abbia un forte effetto antiossidante, tale da “proteggere” popolazioni che ne fanno grande uso, insieme a frutta e verdura, ma anche a grandi quantita’ di acidi grassi saturi, come i francesi, che risultano avere una bassa incidenza di mortalita’ per malattie coronariche (CHD). Studi sull’argomento sono ancora in corso.

One Comment
  1. Rispondi
    Teodoro12

    Ultima raccomandazione, non date retta alle chiacchiere, condire il pesce con l aceto o con il limone non aumenta in nessuna misura la sicurezza.

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