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Giuseppe Marzulli - Nutrizionista

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Colite e malattie croniche intestinali

Si chiama “colite”, in generale, la condizione di disagio che riguarda il colon: dolori addominali, gonfiore, stipsi o diarrea che crea disagi persistenti.

A soffrire di questo disagio sono tantissimi e le statistiche si fermano ai casi ospedalizzati e diagnosticati, quindi il numero e’ molto piu’ alto se si pensa a tanti che, pur avendo il disagio, convivono con esso, ritenendolo irrisolvibile.

Le forme piu’ importanti ed acute di infiammazione del colon sono chiamate “malattie infiammatorie croniche intestinali” (dette anche MICI o IBD – inflammatory bowel deaseases) che sono due:

  • il morbo di Crohn
  • la rettocolite ulcerosa

Si stima che i casi in Italia siano 250 mila ed in gran parte giovani tra i 20 ed i 40 anni. Ed i numeri sono in aumento.

 

Ne ho parlato a Mattino Norba.

Uno studio britannico durato 17 anni ha rilevato un aumento delle IBD dal 55% all’83% rispettivamente per la diagnosi di Morbo di Crohn e Rettocolite, correlate altresi’ all’insorgenza di cancro del colon retto.

Le cause ed i sintomi sono descritti nella grafica seguente:

Grafica 1

Esistono tuttavia componenti genetiche e “strutturali” predisponenti (ad esempio la presenza di familiarita’) ma tuttavia lo stile di vita, l’alimentazione e la gestione dello stress giocano un ruolo fondamentale.

Infatti, prima senza considerare necessariamente le forme piu’ acute, quali le IBD, anche le semplici coliti, chiamate spesso con gli appellativi di “sindrome dell’intestino irritabile, colon irritabile, colite spastica”, caratterizzate sempre da stipsi op diarrea, gonfiori e nausea e dolori e gorgoglii addominali, sono legate IN PRIMIS a forme di psico-somatizzazione di stress, tanto che spesso si risolvono con un periodo di ferie e relax.

Aumentano anche i sintomi in corrispondenza di mestruazioni, scarsa idratazione, eccessivo consumo di fibre, disbiosi intestinali ovvero presenza di microrganismi non buoni nella popolazione della flora batterica intestinale.

Come comportarci allora nel caso di colite?

Da nutrizionista il mio primo suggerimento e’, ovviamente, di curare ila propria alimentazione con una dieta adeguata, rispettata in modo rigoroso evitando le acuzie.

Grafica 2

Ovviamente nelle fasi di quiescenze si puo’ allargare la propria alimentazione con altri alimenti, pur conservando una condizione di attenzione e moderazione.

Ricordate che (e’ un mio parere!):

“LA MALATTIA e’ UN ADATTAMENTO DEL CORPO AD UNO STILE DI VITA O CONDIZIONE”:

con questo adagio vorrei invitare come prima cosa, al momento della diagnosi (o magari PRIMA!) a cambiare stile di vita, intendendo come stile di vita sia l’alimentazione che la vita fisica e PRINCIPALMENTE la gestione dello stress, fattore che, con molta probabilita’, e’ il responsabile dell’aumento dell’incidenza dei casi di colite e malattie intestinali negli ultimi anni e tra i giovani.

Scrivetemi in privato per info o per parlarne insieme.

 

 

 

6 Comments
  1. Rispondi
    Arturo Cuccioli

    Buonasera, sono Arturo CUCCIOLI, anni 60 Napoli, mi trasferiro’ a Corato, mercoledi’ andro’ al Gemelli Roma Gastroenterologia Prof GASBARRINI, x eseguire test su campione fecale tipizzazione microbiota intestinale, cerco chi possa sapere interpretare successivamente la ” lettura ” del suddetto mappaggio, da anni gonfiore alvo non regolare e sintomi extraintrstinali…..

    • Rispondi
      Giuseppe Marzulli

      Gentile Arturo,
      seguo persone che hanno fatto lo stesso tuo percorso diagnostico.
      Mi contatti nel caso sia interessato ad essere seguito da me.
      GM

  2. Rispondi
    Angela

    Salve ho una bimba di 10 anni alla quale da due mesi e’ stato diagnosticato morbo di Chron !adesso la sua dieta rigida e’ terminata volevo sapere se lei puo’ seguire la in una alimentazione corretta!grazie

    • Rispondi
      Giuseppe Marzulli

      Ciao Angela,
      certo… anzi, i casi di pazienti con malattie croniche intestinali sono quelli che mi “intrigano” di piu’. Conti sul mio aiuto se ne avra’ bisogno.

      • Rispondi
        Emanuela

        Salve sono mamma di una bambina di quasi 8 anni che abbiamo scoperto che ha la rettocolite ulcerosa e adesso mi hanno detto che puo’ mangiare di tutto.. tranne ovviamente dolci e zuccheri.. lei mi consiglia qualche altra cosa la ringrazio

        • Rispondi
          Giuseppe Marzulli

          Tutte le malattie infiammatorie intestinali croniche (IBD o MICI) hanno momenti di assoluta quiescienza in cui si puo’ davvero consumare tutto, sempre con moderazione, ad esclusione di quei cibi che farebbero male a tutti… ma potrebbero accadere momento di recrudescenza della malattia (anche senza una causa alimentare specifica). In tal caso sarebbe opportuno avere a disposizione una dieta idonea, priva di scorie e disinfiammante, per gestire bene quella fase e ri-equilibrare il tutto.

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