Puntata del 5 aprile 2018 della trasmissione “Buon Pomeriggio” con Mary De Gennaro – Parliamo di SUPERFOOD: alimenti contenenti molecole con “superpoteri”. Ne abbiamo gia’ parlato in un precedente video e qui ne approfondiamo altri 4.
ANANAS
L’ananas e’ un frutto dal sapore dolce e contiene poche calorie (100 gr di ananas apportano circa 42 calorie), risulta quindi un alimento adatto alle diete ipocaloriche. Inoltre, come vi abbiamo gia’ anticipato, l’ananas e’ fonte di bromelina: un complesso di diverse endopeptidasi (enzimi in grado di digerire le proteine). Tutte queste componenti proteiche contenute nella bromelina risultano stimolatrici del metabolismo. Le proprieta’ dell’ananas sono da tempo conosciute nella medicina popolare che prevede l’utilizzo di questa pianta per contrastare gli edemi, i disturbi digestivi e le infiammazioni, ma non solo. Infatti, l’ananas e’ utilizzata anche per il trattamento della febbre, dell’asma nei bambini e come vermifugo. Le suddette proprieta’ antinfiammatorie e antiedematose attribuite alla bromelina, probabilmente, sono dovute all’inibizione della produzione di prostaglandine pro-infiammatorie che questa sostanza pare esercitare. Da non dimenticare anche le proprieta’ diuretiche dell’ananas, dovute agli acidi organici (acido malico, citrico e ossalico) in essa contenuti.
FRUTTI DI BOSCO
La medicina popolare sottolinea da secoli che i mirtilli sono utili per la salute dell’intestino e degli occhi. Nei mirtilli, la presenza di sostanze che bloccano o inattivano sia batteri che virus e’ decisamente alta. Secondo i ricercatori infatti, il merito e’ soprattutto di determinati tannini; tuttavia e’ piu’ probabile che sia un insieme di fattori a fare la forza dei mirtilli, come per esempio gli antociani. Cio’ si e’ potuto dimostrare sia per i frutti freschi schiacciati sia per quelli secchi nonché per il succo, anche se diluito. Inoltre, si ritiene che i mirtilli giovino alla vista, alla memoria e in generale alle funzioni cerebrali. In effetti, uno dei meriti e’ probabilmente ancora degli antociani (ma anche di altri elementi presenti in questo delizioso frutto). Effetto antibatterico: attualmente attribuito soprattutto agli antociani, efficaci soprattutto nei confronti degli Escherichia coli, principali responsabili delle diarree. Non stupisce quindi l’usanza di ricorrere a confetture o succhi di ribes per prevenire o combattere raffreddori, disturbi intestinali e diarree. La fragola di bosco e’ decisamente piu’ interessante, sotto il profilo terapeutico, rispetto a quella coltivata: infatti e’ rimasto un vero «frutto di bosco», cresciuto all’ombra degli alberi, in un ambiente armonioso e complesso. Anche della fragola coltivata, sono state dimostrate diverse proprieta’: antivirali, diuretiche, blandamente lassative nonché astringenti. La medicina popolare ha sempre usato le fragole per schiarire la pelle e i denti, per combattere le ulcere e le scottature. La scienza moderna ha evidenziato soprattutto l’inibizione della crescita dei virus. Interessante in ogni caso la ricchezza di polifenoli e altri antiossidanti, oltre che la capacita’ di bloccare la formazione di nitrosamine, un potenziale fattore scatenante di cancro intestinale.
AVENA
I popoli germanici e scozzesi, per esempio, basavano la propria alimentazione sull’avena, dal momento che questa pianta annuale riesce a superare anche i climi rigidi delle regioni nordiche. In tali zone il consumo di avena e’ ancora ampliamente diffuso, soprattutto per la preparazione di piatti tradizionali come il porridge. Ingrediente tradizionale del muesli. I benefici dell’avena sono talmente lampanti da aver indotto la Food and Drug Administration Statunitense ad autorizzare l’affermazione che l’avena favorisce l’abbassamento dei livelli di colesterolo (40 grammi al giorno, pari a circa 6-8 g di fibra). Mangiare regolarmente avena e’ quindi un ottimo modo per proteggere le nostre arterie dall’aterosclerosi. Una nota interessante riguarda l’ottimo valore biologico delle sue proteine in particolare contiene lisina. Aa essenziale.
L’avena contiene un tipo di fibra solubile, il betaglucano, che funziona come una spugna. Quando si deposita nell’intestino, il betaglucano intrappola il colesterolo di provenienza alimentare in un gel appiccicoso non assorbibile che attraversa l’intestino portando con sé il colesterolo.
L’impiego dell’avena da’ ottimi risultati in caso di depressione, nervosismo, insonnia ed esaurimento fisico o mentale. I chicchi contengono un 60-70% di amido e altri glucidi (carboidrati); un 14% di proteine e un 7% di lipidi (grassi), all’interno dei quali si trova una significativa percentuale di lecitina.
Inoltre, sono presenti vitamine del gruppo B, acido pantotenico, enzimi, minerali (calcio e fosforo), vari oligoelementi e un alcaloide, l’avenina, con effetto tonificante, energetico e riequilibrante del sistema nervoso.
CACAO
Il cacao (Theobroma cacao) e’ una pianta appartenente alla famiglia delle Sterculiace. Il cacao fu importato in Europa dall’America da Cristoforo Colombo. Il cacao viene ricavato dai semi dei frutti della pianta di cacao mediante il processo di fermentazione, torrefazione o triturazione. Maya e Aztechi ritenevano che il cacao fosse il cibo degli dei e per questo motivo lo offrivano alle divinita’. Il cacao contiene proteine, lipidi, glucidi, diversi sali minerali e vitamine del gruppo B. Contiene, inoltre, serotonina, tiramina, caffeina, teobromina e feniletilamina. Gli antiossidanti del cacao aiutano a combattere l’azione dei radicali liberi, mentre teobromina e caffeina aiutano a mantenere la concentrazione. La serotonina e la tiramina sono utili contro la depressione e i disturbi d’ansia. Per beneficiare appieno delle proprieta’ del cacao (20g /gg) occorre consumare quello amaro, come ingrediente di varie ricette, oppure il cioccolato fondente di buona qualita’. Il cacao e’ molto energetico, e’ dunque bene non esagerare con il consumo. Le sue caratteristiche ne fanno un alimento particolarmente consigliato agli sportivi e agli adolescenti. Non andrebbe, invece, offerto ai bambini da zero a tre anni per il rischio di allergie; per lo stesso motivo e’ sconsigliato alle donne che allattano al seno. La caffeina presente nel cacao potrebbe aumentare nervosismo e insonnia nelle persone predisposte. Cioccolato e cacao sono controindicati in chi soffre di ernia iatale, emicrania ed allergia al nichel solfato.