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Giuseppe Marzulli - Nutrizionista

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Quale aceto scegliere?

Per aceto si intende un liquido acido ottenuto dalla fermentazione operata da batteri (Acetobacter) che trasformano l’etanolo (da vino, sidro, birra o altro) in acido acetico o acido malico.

Ne ho parlato a Buon Pomeriggio il 2 maggio 2019:

In commercio possiamo trovare diversi tipi di aceto che si distinguono in base alla sostanza alcolica da cui viene ricavato, i piu’ comuni sono:

  1. aceto di vino– dal vino bianco o rosso;
  2. aceto di mele– dal sidro o dal mosto di mela;
  3. aceto bianco– da bevande distillate o semplicemente acido acetico piu’ acqua;
  4. aceto balsamico– da mosto cotto e invecchiato.

Gli effetti dell’aceto sulla nostra salute sono diversi e dipendono dal tipo e dalla quantita’ di aceto utilizzato.

aceto

In generale si consiglia di evitare l’uso di aceto per chi soffre di reflusso gastroesofageo, gastrite o emorroidi.

Scendendo nel particolare, invece, gli effetti piu’ negativi si riscontrano con l’abuso di aceto bianco, il quale puo’ causare anemia, ritardare i processi digestivi ed impedire la corretta assimilazione del cibo.

L’aceto che e’ consigliabile usare e’ l’aceto di mele. Esso deriva dal sidro o dal mosto di mela e contiene acido malico, anziché acido acetico. L’acido malico agevola i processi digestivi, aiuta la circolazione e protegge i vasi sanguigni, regolarizza il ciclo mestruale, e’ fonte di potassio. Persino Ippocrate lo utilizzava come antisettico consigliando ai suoi pazienti di ingerirne due cucchiai.

L’aceto di mele e’ anche usato direttamente sulla pelle, poiché abbia la capacita’ di ridurre le macchie epiteliali.

Occorre pero’ assicurarsi che esso derivi da mele intere e non da scarti di lavorazione.

L’aceto di vino, che puo’ essere bianco o rosso, ha effetti blandi sulla salute, se consumato in quantita’ limitate, esso contiene infatti fino al 9% di acido acetico, che ha effetti negativi sul fegato e puo’ indurre l’insorgenza di ulcere gastriche e duodenali.

Infine abbiamo l’aceto balsamico, il quale si ottiene dalla cottura del mosto che successivamente viene invecchiato per almeno 12 anni in botti aperte.  Di aceti balsamici abbiamo degli esempi D.O.P. ( come quello di Modena e Reggio Emilia), i quali vantano un processo di lavorazione ben preciso e controllato. Gli aceti balsamici I.G.P. o senza alcuna certificazione sono spesso ricavati da aceti con aggiunta di caramello.

Si raccomanda di non confondere l’aceto balsamico con la glassa o con la crema di aceto balsamico, spesso utilizzata in ambito culinario, che vede l’aggiunta di farina, zucchero, burro e glucosio per la sua realizzazione.

Infine si ricorda che l’aceto puo’ essere utilizzato come anti-calcare naturale, per la disinfezione domestica o degli elettrodomestici, come lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi.

2 Comments
  1. Rispondi
    Giovanni

    Esatto l’aceto di mele e’ il migliore e costa di meno specialmente dell’aceto balsamico che non fa bene anche alla salute.io compro sempre aceto di mele.

    • Rispondi
      Giuseppe Marzulli

      Grazie

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