A volte capita che mi chiedano: ma e’ obbligatorio pesare gli alimenti?
Mi dicono “la precedente nutrizionista mi ha fatto dimagrire cosi’, quindi per me funziona“, oppure “per i ritmi della mia vita, pesare gli alimenti e’ impensabile, manderei tutto all’aria dopo pochi giorni“.
Insomma… niente di piu’ comprensibile.
Pesare i pasti e’ un atto noioso, richiede piu’ tempo e concentrazione anziche’ creativita’ da chef e talvolta anche di cambiare l’idea che abbiamo di alcuni piatti.
Ad esempio, mi e’ stato detto che in un piatto suggerito in una mia dieta, il condimento e’ “troppo” rispetto alla pasta o al cereale, magari avanzando l’ipotesi che la dieta non sia perfettamente bilanciata (... “dottore forse c’e’ un errore”).
se c’e’ una cosa che Linea Dadi garantisce al 100% e’ proprio il bilanciamento dei nutrienti !
Non si parla di calorie (concetto ormai superato) ma si ha estrema attenzione al fabbisogno proteico ed al bilanciamento dei 3 macronutrienti, che poi determinano il colore del dado.
Tuttavia, se pesare i pasti e seguire in modo rigoroso la dieta (cosa che garantisce i risultati al 100%), sia proprio una azione che ci disturba e ci demotiva, ho trovato delle soluzioni:
PRIMO SUGGERIMENTO
suggerisco di avere pazienza almeno la prima settimana e pesare con cura, magari fotografando i piatti, cercando quindi di imitare le porzioni “ad occhio” nelle settimane successive.
Se gardate il mio profilo Instagram trovate gia’ tante foto bilanciate di piatti Dadi Rossi, Gialli e Verdi e potete anche prendere spunto da quelli. Tieni pero’ conto che non rispettano perfettamente il numero di dadi che vi e’ stato assegnato.
Qualche esempio:
SECONDO SUGGERIMENTO
E’ un po’ piu’ generico ma rappresenta un compromesso prima di mollare tutto.
Tenendo conto della dinamica dei pasti suggerita sulla copertina della dieta, ad esempio:
restare fedeli alla alternanza dei COLORI dei menu’ ma rifarsi alle porzioni generali dei piatti, riferiti alle percentuali di ripartizione dei singoli nutrienti, seguendo il seguente scherma:
Rifacendosi quindi allo SPAZIO che un determinato alimento OCCUPA in un piatto piano, si riesce, seppur in modo piu’ grossolano, a rispettare le proporzioni dei vari colori del dado, ottenendo risultati.
In tal caso suggerisco di prestare maggiore attenzione al quantitativo dei “cereali” (la sezione marroncino) che, ad esempio:
per l’uomo
– (5 DR) nel dado rosso e’ di 20 gr
– (5 DG) nel dado giallo e’ di 60 gr
– (5 DV) nel dado verde e’ di 120 gr
per la donna
– (4 DR) nel dado rosso e’ di 15 gr
– (4 DG) nel dado giallo e’ di 45 gr
– (4 DV) nel dado verde e’ di 90 gr
TERZO SUGGERIMENTO
un po’ scontato:
utilizzare le MISURE APPROSSIMATIVE DOMESTICHE per avvicinarsi alla quantita’ che ti e’ stata assegnata. Tieni conto che la forma ed il tipo di oggetto varia moltissimo, quindi le quantita’ non sono precise (ma se vuoi essere preciso devi usare la bilancia)
PER I CIBI SOLIDI
Cucchiaio
farina 25 gr (raso 10 gr)
miele 20 gr
yogurt 25 gr
sale fino 20 gr
sale grosso 25 gr
riso o pastina di piccole dimensioni 15 gr
Cucchiaino
semini oleosi 10 gr
Bicchiere
farina 140 gr
riso 150 gr
Tazzina da caffe’
farina 40 gr
PER I CIBI LIQUIDI
Cucchiaio
latte 10 ml
olio 5 ml
Cucchiaino
latte 5 ml
Bicchiere
latte 200 ml
olio 200 ml
Tazzina da caffe’
latte 60 ml
Infine:
si potrebbe pensare di pesare “a spanne” (con le dita e le mani):
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